Villa Freisa
Villa Fresia è una sobria costruzione in muratura a vista, a pianta quadrata, rappresenta la tipica villa della piccola nobiltà di provincia. La pianta dell’edificio è impostata a simmetria centrale, con l’asse che taglia il grande salone centrale sviluppato in altezza su due piani. Il salone è il cuore di tutto l’edificio, era salone di rappresentanza, salone per le feste, salone da ballo. L’ambiente è coperto da un’ampia volta a botte con teste a padiglione superiormente costolonata. La facciata principale è scandita da un profondo loggiato centrale, coperto da volte a crociera, a due ordini sovrapposti. Il loggiato è costituito da tre arcate sostenute da una coppia di esili colonne lapidee. Nell’insieme la villa ha un impianto compatto, gli spazi risultano articolati attorno al salone da ballo ai lati del quale sono addossati due ambienti quadrati su ciascun lato e verso la facciata sono i corpi dei servizi e delle scale. Lo scalone principale, di rappresentanza, a doppia rampa, sul lato destro collega il piano terra con il piano nobile e permette di raggiungere un ampio abbaino o belvedere, recentemente ricostruito, che un tempo presentava linee barocche in sintonia con il resto dell’impianto della costruzione. Sul lato sinistro è invece una piccola scala che collega il piano nobile attraverso un piano ammezzato. Dal corpo quadrangolare delle coperture fuoriesce un volume, non accessibile, che corrisponde al sottostante salone principale. Sino agli anni Sessanta del Novecento l’edificio disponeva di una vasta area delimitata da mura di cinta in mattoni con ricco portale, a frontone curvilineo, ora scomparso. La villa era inoltre dotata di una serie di edifici e di aree di servizio, di un giardino antistante di un orto sui terreni retrostanti, di stalle e di scuderie. Ora la villa giace nel più completo abbandono, è stata aggredita dall’incuria e dal degrado, è soffocata da nuove costruzioni cresciute ove un tempo erano alberi fruttiferi e piante esotiche.